Saldatura Laser
Lavorazione
Il processo di saldatura laser consiste nello sfruttare una fonte di calore per fondere un metallo base (il particolare da lavorare) ed unirlo con un altro particolare di acciaio oppure con un metallo chimicamente compatibile chiamato metallo d’apporto (nello specifico il materiale riportato costituisce la materia prima della lavorazione e si presenta sotto forma di fili di lunghezza e diametro variabili secondo le specifiche esigenze).
La tecnologia utilizzata per effettuare saldature laser sfrutta il calore necessario alla fusione del metallo base generato da un fascio di luce laser. Il fascio di luce LASER (Light Amplification by Stimulated Emission Radiation), è un fascio di luce coerente (con la stessa lunghezza d’onda) con una potenza molto concentrata. L’impatto di tale fascio scarica sul pezzo d’acciaio un’ingente quantità d’energia (10 Joule in un punto del diametro di 0.2 mm) che provoca una limitatissima fusione del metallo base. A quel punto manualmente viene depositato fra il metallo base ed il fascio laser un filo d’acciaio, compatibile con il metallo base in modo da generare la fusione localizzata del metallo base con il filo d’apporto.
Al termine della scarica del fascio laser avviene l’istantaneo raffreddamento. Il calore generato è sostanzialmente limitato all’area di lavoro e quindi sono escluse deformazioni del particolare dovute a temperature troppo elevate. Il metallo di apporto viene scelto in funzione del metallo base così da dare luogo a superfici omogenee e garantire in fase di ripresa una migliore finitura.
Per individuare l’area di lavoro si utilizza un sistema di posizionamento molto preciso e sensibile che attraverso un’ottica garantisce un adeguato ingrandimento della zona su cui occorre intervenire. L’energia concentrata è fornita ad impulsi della durata espressa in millisecondi, la cui frequenza è definita dall’operatore soprattutto in funzione della sua abilità manuale. Grazie alla precisione degli strumenti ottici utilizzati è possibile raggiungere anche scanalature strette e profonde.
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Vantaggi
Questo sistema innovativo permette di eseguire microriporti su tutti gli Acciai, Alluminio, Titanio, Rame e molti altri metalli, principalmente quelli utilizzati per realizzare stampi per materie plastiche e per la tranciatura.
La saldatura laser permette di riparare:
- Superfici di separazione profili
- Profili
- Spigoli vivi, angoli e ammaccature
- Ripresa punti di iniezione
- Canali di iniezione
- Nervature
- Imprecisioni del materiale
- Cricche e rotture
- Eventuali errori di lavorazione
- Figure da modificare
Il riporto con il LASER rivoluziona le tradizionali tecniche di saldatura:
- senza riscaldamento e deformazione del pezzo
- senza bruciatura degli spigoli
- senza risucchi e cavità di ritiro
Si possono raggiungere durezze fino a 50/60 HRC. Come ribadito in precedenza, essendo gli stampi concepiti per durare a lungo, spesso essi vengono sottoposti a trattamenti che ne aumentino la vita utile e ne riducano l’usura in esercizio. I trattamenti più utilizzati sono certamente la cromatura e la nitrurazione.
Anche quando gli stampi subiscono uno di questi trattamenti la saldatura può essere eseguita, anche se è opportuno evidenziare che la stessa incontra alcuni limiti. Ad oggi la strategia più utilizzata per la buona riuscita di un intervento di saldatura è l’asportazione meccanica dello strato di trattamento dalla superficie da lavorare fino al metallo “nudo”.
Occorre precisare che la manutenzione degli stampi è spesso straordinaria e non può essere programmata, ecco perché è importante sottolineare l’utilità della saldatura laser in termini di assistenza sistematica alle aziende soprattutto per ridurre al minimo eventuali fermi di produzione.